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3 lug 2013

Commento all'omelia


COMMENTO ALL’OMELIA SU SAN GIOVANNI BATTISTA PATRONO DI CINTANO

CARISSIMI LETTORI E LETTRICI DEL BLOG DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE,

la sorella ed amica O.M. ha commentato così l’omelia SU SAN GIOVANNI BATTISTA

Bella. Vero che Gesù perdonava senza condizioni, vero anche che chi gli si avvicinava era oramai pronto a un cambiamento di vita, a una vera e propria rivoluzione interiore. Noi abbiamo burocratizzato i rapporti all'interno delle nostre comunità, dimenticando che la misericordia viene prima di ogni altro dono che Dio ci abbia fatto. Non possiamo chiedere a tante persone di sedersi alla nostra mensa e poi... lasciarle digiune. Se la nostra chiesa fosse "mamma", prima laverebbe i piedi agli esclusi, li rifocillerebbe di parola e di Eucarestia, e poi intavolerebbe con loro l'ascolto indispensabile a lenire ogni sofferenza. Invece pensiamo sempre che si "pecchi" per dispetto, perché si è recidivi, e non perché si è malati. E' la stessa differenza che passa tra i sacerdoti che hanno lasciato il mercante assalito dai banditi sulla strada tra Gerusalemme e Gerico, e il samaritano che lo soccorre.
Un abbraccio

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