DOMENICA 30 GIUGNO 2013
Giovanni Battista è il messaggero
mandato da Dio a preparare i cuori degli Israeliti per accogliere docilmente il
Messia Gesù, L’UNICO SALVATORE DI TUTTI GLI UOMINI.
Isarele per essere salvato deve
convertirsi; ha bisogno di una radicale purificazione. I convertiti s’immergono
nelle acque del Giordano, e mentre essi, ad alta voce, confessano i loro
peccati, Giovanni li battezza e Dio concede loro il perdono.
Giovanni Battista era convinto che
i suoi battezzati perdonati da Dio
erano pronti ad accogliere il
Messia Gesù e che con Lui avrebbero ritrovato LA LIBERTA’. LA PACE E IL
BENESSERE.
Su questo punto, però, Gesù non
poteva concordare con Giovanni Battista.
Per convicerci di ciò, consideriamo attentamente l’atteggiamento di Gesù nei
riguardi dei peccatori. Un giorno Gesù vide un uomo chiamato Matteo, seduto al
banco delle imposte, e gli disse: “Seguimi”. Matteo era un esattore: riscuoteva
le tasse per l’impero romano, e si arricchiva imbrogliando le persone che
pagavano le tasse. Perciò, come tutti i pubblicani, era un ladro odiato da
tutti. Ebbene, malgrado ciò,Gesù lo chiamò a far parte dei suoi dodici
Apostoli. Matteo accettò la chiamata di Gesù e per festeggiare l’avvenimento
organizzò un solenne banchetto. Mentre Gesù sedeva a tavola nella casa di
Matteo, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori, e se ne stavano con Gesù e
con i suoi discepoli. Vedendo ciò i farisei, scandalizzati, dicevano ai suoi
discepoli: “ Come mai il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani e ai
peccatori? “. Udito questo, Gesù disse: “NON SONO I SANI CHE HANNO BISOGNO DEL
MEDICO, MA I MALATI. Andate ad imparare che cosa vuol dire: “ MISERICORDIA
VOGLIO E NON SACRIFICI: IO NON SONO VENUTO A CHIAMARE I GIUSTI, MA I PECCATORI
“.
Anailiziamo brevemente il fatto:
Gesù non è nemico dei peccatori, ma il loro amico; Gesù non giudica né condanna
i peccatori, ma li tratta con grande misericordia. Gesù considera i peccatori
dei malati spiritualmente e si offre loro
come medico capace di guarire tutti i malati che accettano le sue cure.
I peccatori, infine,che si lasciano curare da Gesù medico misericdioso,
guariscono, si convertono, diventano figli di Dio ed eredi del Cielo.
E qui dobbiamo notare un fatto
strabigliante: Gesù perdonava i peccatori senza chiedere ad essi, come
condizione preliminare, la conversione, il pentimento dei loro peccati. Gesù ai
peccatori concedeva il suo perdono e basta. Erano poi essi, i peccatori che,
sperimentando la bontà di Gesù, si convertivano e cambiavano vita.
Pensiamo a Zaccheo, il capo dei
pubblicani, ossia il capo dei ladri. Gesù per Zaccheo fece un gesto di amicizia
autoinvitandosi ad un pranzo. Zaccheo accolse Gesù con gioia, e a conclusione
del pranzo, con evidente gratitudine verso di Lui, si dichiarò un peccatore
pentito e convertito: “Maestro, do’ la metà dei miei beni ai poveri; e a coloro
che ho derubato, restituerò quattro volte tanto”.
Gesù, Amore Misericordioso, si
disse molto soddisfatto: “OGGI IN QUESTA CASA E’ ENTRATA LA SALVEZZA”.
Sac. Salvatore Paparo
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