28 set 2013
Amatissimo
Amatissimo e stimatissimo mons. Luigi,
dal settimanale diocesano “Il Risveglio Popolare”, apprendo che la diocesi di Ivrea il prossimo 6 ottobre festeggerà il cinquantesimo anniversario della sua ordinazione episcopale. Le manifesto la mia gioia trascrivendole
LA MIA QUINTA LETTERA AL SIGNORE GESU’ RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO:
21 GIUGNO 2012, FESTA DI SAN LUIGI GONZAGA,
ONOMASTICO DEL VESCOVO MONS. LUIGI BETTAZZI
GRANDE APOSTOLO DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II,
INGIUSTAMENTE CRITICATO DALLA GERARCHIA CATTOLICA.
Amatissimo SIGNORE GESU’ RISORTO, UNICO SALVATORE DEL MONDO, il Concilio Ecumenico Vaticano III, già dolcemente e sapientemente
INIZIATO DALLO SPIRITO SANTO, avrà una lunghissima celebrazione: durerà il tempo che sarà necessario perché i CRISTIANI, allo scandalo che fino adesso hanno offerto al mondo con la loro divisione, facciano seguire L’ATTRAZIONE ALLA TUA PERSONA, offrendo al mondo lo spettacolo DELLA LORO UNITA’, FRUTTO DEL LORO RECIPROCO AMORE FRATERNO. Allora si realizzeranno le tue due seguenti profezie:
“PADRE, CHE SIANO UNA SOLA COSA COME IO E TU SIAMO UNA SOLA COSA. COSI’ IL MONDO CREDERA’ CHE TU MI HAI MANDATO”.
“HO ALTRE PECORE CHE NON SONO IN QUESTO GREGGE. ANCHE DI LORO DOVRO’ DIVENTARE PASTORE. ASCOLTERANNO LA MIA VOCE, E DIVENTERANNO UN SOLO GREGGE SOTTO LA GUIDA DI UN SOLO PASTORE”.
Uno dei tantissimi tuoi umili strumenti DEL TUO AMORE MISERICORDIOSO.
Sac. Salvatore Paparo “.
Amatissimo Mons. Luigi, abbracciandolo fraternamente, Le auguro che il Signore Le conceda ancora tantissimi anni di vita PERCHE’ SIA L’APOSTOLO E IL VESCOVO PIU’ ANZIANO DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO III.
Sac. Salvatore Paparo
Cintano 20 settembre 2013
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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