Oggi celebriamo la Giornata Mondiale della Pace. Essa cade sempre il Primo
Gennaio di ogni anno. E’ stata istituita da Papa Paolo VI e per la prima volta si tenne il Primo Gennaio 1968. Da quell’anno il Papa invia ai Capi delle nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà un messaggio che invita alla riflessione sul tema della pace. Papa Francesco per il 2014 ha intitolato il suo messaggio : “FRATERNITA’ , FONDAMENTO E VIA DELLA PACE”
Vi leggo alcune parti del messaggio che reputo tra i più importanti:
“Nei dinamismi della storia vediamo seminata la vocazione a formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri.Tale vocazione è però ancor oggi spesso contrastata e smentita dai fatti, in un mondo caratterizzato da quella “globalizzazione” dell’indifferena che ci fa lentamente abituare alla sofferenza dell’altro, chiudendoci in noi stessi”. “Il racconto di Caino e Abele insegna che l’umanità porta iscritta in sé una vocazione alla fraternità, ma anche la possibilità drammatica del suo tradimento. Lo testimonia l’egoismo quotidiano, che è alla base di tante guerre e tante ingiustizie: molti uomini e donne muoiono infatti per mano di fratelli e di sorelle che non sanno riconoscersi tali, cioè come esseri fatti per la reciprocità, per la comunione e per il dono”. “Se da un lato si riscontra una riduzione della povertà assoluta, dall’altro lato non possiamo non riconoscere una grave crescita della povertà relativa, cioè di diseguaglianze tra persone e gruppi che convivono in una determinata regione o in un determinato contesto storico-culturale. In tal senso, servono anche politiche efficaci che promuovano il principio della fraternità”. “Nell’anno trascorso molti nostri fratelli e sorelle hanno continuato a vivere l’esperienza dilaniante della guerra che costituisce una grave e profonda ferita inferta alla fraternità. Per questo motivo desidero rivolgere un forte appello a quanti con le armi seminano violenza e morte: riscoprite in colui che oggi considerate solo un nemico da abbattere il vostro fratello e fermate la vostra mano! Rinunciate alla via delle armi e andate incontro all’altro con il dialogo, il perdono e la riconciliazione per ricostruire la giustizia, la fiducia e la speranza intorno a voi”. “Tuttavia, finchè ci sarà una così grande quantità di armamenti in circolazione come quella attuale, si potranno sempre trovare pretesti per avviare le ostilità. Pe questo faccio mio l’appello dei miei Predecessori in favore della non proliferazione delle armi e del disarmo da parte di tutti, a cominciare dal disarmo nucleare e chimico”. “La persistente vergogna della fame nel mondo mi incita a condividere con voi la domanda: in che modo usiamo le risorse della terra? Le società moderne devono riflettere sulla gerarchia delle priorità a cui si destina la produzione. Difatti, è un dovere cogente che si utilizzino le risorse della terra in modo che tutti siano liberi dalla fame: le iniziative e le soluzioni possibili sono tante e non si limitano all’aumento della produzione. E’ risaputo che quella attuale è sufficiente, eppure ci sono milioni di persone che soffrono e muoiono di fame, e ciò costituisce un vero scandalo. E’ necessario allora trovare i modi affinchè tutti possano beneficiare dei frutti della terra. Non soltanto per evitare che si allarghi il divario tra chi più ha e chi deve accontentarsi delle briciole, ma anche e soprattutto per un‘esigenza di giustizia e di equità e di rispetto verso ogni essere umano”. “La fraternità ha bisogno di essere scoperta, amata, sperimentata, annunciata e testimoniata. Ma è solo l’amore donato da Dio che ci consente di accogliere e di vivere pienamente la fraternità. Il necessario realismo della politica e dell’economia non può ridursi ad un tecnicismo privo di idealità, che ignora la dimensione trascendente dell’uomo. Quando manca questa apertura a Dio, ogni attività umana diventa più povera e le persone vengono ridotte a oggetti da sfruttare. Solo se accettano di muoversi nell’ampio spazio assicurato da questa apertura a Colui che ama ogni uomo e ogni donna, la politica e l’economia riusciranno a strutturarsi sulla base di un autentico spirito di carità fraterna, e potranno essere strumento efficace di sviluppo umano integrale e di pace”.
Sac. Salvatore Paparo
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