AI MIEI AMICI,
oggi desidero farvi una confidenza: voi che conoscete GRAN PARTE DELLA MIA VITA, siete in grado di comprendermi pienamente: come sapete, il Signore e la Madonna hanno permesso che nel corso della mia esistenza fossi colpito da tante malattie: essi però mi hanno sempre guarito miracolosamente: basta pensare alla guarigione miracolosa del cancro alla vescica e alla prostata; al diabete: l’ultimo rilievo di glicemia è di 92 e il medico mi ha detto “MA LEI E’ GUARITO DEL DIABETE”; al mio fegato e ai miei reni che erano a pezzi e adesso sto benissimo. PERO’ il Signore e la Madonna mi hanno lasciato un male fisico che mi fa soffrire moltissimo: SONO MOLTO DEBOLE DI STOMACO: non ho dolori ma una specie di debolezza che si ripercuote in tutto il corpo; mi dà un senso di tremito generale come se dovessi morire. Ma quando mi sembra di essere alla fine torno improvvisamente normale e sto bene.
Io non so se il Signore e la Madonna mi lasceranno per tutta la vita questo male perché io tocchi per sempre la mia piccolezza, la mia nullità e non mi insuperbisca per le cose grandi che hanno operato e che opereranno in me IN VISTA DELL’ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, E REDENTA CON LA PASSIONE, MORTE E RISURREZIONE DI GESU’, SPOSO DELLA CHIESA.
Qualche volta mi passa il pensiero che Gesù e la Madonna mi guariranno anche di questo male perché andiamo incontro oltre che ALLA PACE anche AL BENESSERE MONDIALE MESSIANICO. Però il Papa Giovanni XXIII mi istruisce dicendomi di vivere alla giornata. Del resto è l’insegnamento di Gesù:
“NON PREOCUPATEVI DEL DOMANI: BASTA AD OGNI GIORNO LA SUA PENA”.
Sac. Salvatore Paparo.
Cintano 8 settembre 2008
Festa della Natività di Maria
Sempre Vergine.
12 ott 2009
AI MIEI AMICI
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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