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12 ott 2009

I MEMBRI DELL'OPERACEFA E LA SOFFERENZA

I MEMBRI DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE E LA
SOFFERENZA.



La nostra vita deve essere impostata TUTTA su questa ineffabile

VERITA’: NOI SIAMO FIGLI DI DIO PADRE AMORE

MISERICORDIOSO. Come figli di Dio eravamo destinati solo alla

felicità. Il peccato, però, ha introdotto nel mondo l’infelicità, la

sofferenza, la malattia e la morte. Dio Padre ha guardato noi suoi figli

peccatori con sguardo misericordioso e per ridonarci la felicità e la

vita ha inviato nel mondo il Suo Unigenito Figlio Gesù, il Quale, per

nostro amore, fece suoi i nostri peccati e per distruggerli

accettò LIBERAMENTE la sua passione e la sua morte in croce,

risuscitando, però, il terzo giorno: “CON LA SUA MORTE

DISTRUSSE LA NOSTRA MORTE, CON LA SUA

RISURREZIONE CI HA RIDATO LA VITA”.

E qui dobbiamo inserire il piano provvidenziale di Dio:

noi non siamo stati creati da Dio e abbandonati al nostro destino,

no. Ciascuno di noi, invece, E’ UN CAPOLAVORO DI DIO UNICO

ED IRRIPETIBILE, ed ha un compito specifico e singolare da

realizzare gradualmente in tutta la sua esistenza terrena. E’ da notare

anche che il compito che Dio affida al singolo uomo, non è fine a se

stesso, ma mira alla costruzione DI UN MISTERIOSO CAPOLAVORO CHE HA GESU’ COME PUNTO DI RIFERIMENTO. L’Apostolo San Paolo, particolarmente illuminato dallo Spirito Santo, lo esprime nelle sue Lettere con la dottrina DEL CORPO MISTICO DI GESU’: NOI E GESU’ FORMIAMO UN CORPO MISTICO DI CUI GESU’ E’ IL CAPO E NOI LE MEMBRA. Tutto il Corpo Mistico è vivificato da Gesù Capo con la sua vita divina.

Come nel nostro corpo ci sono varie membra e ogni membro

ha un compito particolare rivolto

a beneficio di tutto il corpo; così nel Corpo Mistico vi sono varie membra e ogni membro ha una finzione specifica a vantaggio di tutto il Corpo Mistico. Come poi il nostro corpo nasce piccolo e gradualmente cresce

e si perfeziona fino alla maturità dell’uomo; così il Corpo Mistico è

nato come infante con la morte-risurrezione di Gesù, si sviluppa lungo

i secoli fino alla fine del mondo, e raggiungerà la sua perfezione e la

sua maturità nel Cielo, dopo la risurrezione dei corpi. Il Corpo

Mistico Glorificato vivrà eternamente felice nel Paradiso.

Soffermiamoci su un punto importantissimo: ciascun membro del

Corpo Mistico, quindi ciascuno di noi, in questo mondo

esperimenta la sofferenza entrata nel mondo con il peccato e redenta

dalla Passione e dalla Morte di Gesù. Sono due i motivi per cui siamo

raggiunti dalla sofferenza: il primo trova la sua causa nel peccato

personale da distruggere. Il secondo motivo per cui siamo

raggiunti dalla sofferenza è molto nobile: purificati, con l’aiuto di Dio

e per i meriti di Gesù, dai nostri peccati, diventiamo giusti e come

giusti partecipiamo alla sofferenza Redentrice di Gesù

INNOCENTISIMO. San Paolo esprime così questa verità:

“COMPIO IN ME CIO’ CHE MANCA ALLA PASSIONE DI CRISTO PER L’EDIFICAZIONE DEL SUO CORPO CHE E’ LA CHIESA” (Col. 1,24).

Approfondiamo l’argomento. E’ Dio che ha concepito e deciso il

grandissimo piano del Corpo Mistico; è Dio che attua gradualmente il

Corpo Mistico di Gesù determinando il compito di ciascun uomo ed

agendo in modo tale che ciascun uomo realizzi la sua specifica e

singolare missione. Anche le sofferenze che ciascuno di noi deve sapere

accettare per l’edificazione del Corpo Mistico di Gesù, sono stabilite

da Dio. E Dio le ha stabilite considerando tutte le vicende storiche

degli uomini di tutti tempi e di tutti i luoghi. Dal fatto che solo Dio ha

la visione globale della storia del Corpo Mistico di Gesù, deduciamo

che solo Dio comprende il motivo per cui i singoli uomini sono

raggiunti da determinate sofferenze e non da altre. Una conseguenza

logica è che noi, ignorando i motivi delle decisioni di Dio nei nostri

riguardi, possiamo rimanere sconcertati di fronte alle nostre

sofferenze, ed essere addirittura tentati di accusare Dio di ingiustizia.

E’ necessario allora compiere un illimitato atto di fiducia in Dio: le

nostre sofferenze, infatti, sono state decise da un Dio AMORE,

MISERICORDIOSO E SAPIENTE.

Cerchiamo di capire: Dio, PER NATURA E’ FELICISSIMO; ma

creando l’uomo che con il peccato si rese infelice, MISTICAMENTE,

ACCETTO’ LA PROPRIA SOFFERENZA: infatti, non è concepibile

un DIO IMPASSIBILE mentre i suoi figli amatissimi SOFFRONO:

CHI AMA, E DIO E’ AMORE, SOFFRE CON LA PERSONA

AMATA SOFFERENTE. Dio rese visibile la sua sofferenza per noi

suoi figlioli sofferenti, facendosi uomo in Gesù, il Quale per

sconfiggere la nostra infelicità e ridonarci la felicità perduta con il

peccato, accettò di subire un’atroce passione e un’infamante morte in

croce. Un Dio che per nostro amore sceglie per SE’ LA

SOFFERENZA, MERITA TUTTA LA NOSTRA FIDUCIA. Tanto

più che questo Dio, oltre che AMORE, E’ ANCHE SAPIENZA

INFINITA. Con la sua Sapienza Infinita Dio HA SAPUTO E SA

DISTRIBUIRE LA SOFFERENZA GIUSTAMENTE. Da qui la

necessità che nei nostri dolori diciamo: PADRE NOSTRO che sei

Cieli… SIA FATTA LA TUA VOLONTA’.

Certo, come Gesù nel Getsemani, possiamo chiedere al Padre Celeste

che ci liberi da determinate sofferenze; ma come Gesù dobbiamo

anche concludere così la nostra supplica:

“PADRE, SE LA MIA ATTUALE SOFFERENZA E’ NEL TUO

PIANO PROVVIDENZIALE PER L’EDIFICAZIONE

DEL CORPO MISTICO DI GESU’, IO L’ACCETTO”.



NOTE CHIARIFICATRICI CONCLUSIVE:





La sofferenza dobbiamo considerarla sempre alla luce di un DIO PADRE AMORE MISERICORDIOSO CHE NON CASTIGA MAI ma che agisce sempre per il bene dei suoi figlioli sia buoni sia cattivi.



Il peccato ci ha resi MALATI e Gesù è venuto in mezzo a noi COME MEDICO PER GUARIRCI. Gesù era conosciuto come AMICO DEI PECCATORI e ai Farisei scandalizzati per ciò, rivolse il severo rimprovero: “NON SONO I SANI CHE HANNO BISOGNO DEL MEDICO, MA I MALATI”. Evidentemente il malato per guarire deve sottoporsi alle cure mediche CHE SPESSO SONO MOLTO DOLOROSE.



La volontà del Padre Celeste era creare un mondo fornito solo di beni per rendere PIENAMENTE FELICI NOI UOMINI; ma come, IN VISTA DEI MERITI DI GESU’, fece sì che Maria Santissima fosse CONCEPITA IMMACOLATA; COSI’, IN VISTA DEL PECCATO CHE AVREBBE COMMESSO L’UOMO E DELLA SOFFERENZA DI GESU’ CHE L’AVREBBE REDENTO, CON UNA SUA MISTERIOSA MA MISERICORDIOSA E SAPIENTE DECISONE, CREO’ UN MONDO IN CUI TRA TANTI BENI, FONTE DELLA NOSTRA GIOIA, CI FOSSE ANCHE LA SOFFERENZA REDENTRICE. LE SOFFERENZE REDENTRICI DI GESU’ E DEGLI UOMINI SONO COME LE DOGLIE DEL PARTO CHE DARANNO ALLA LUCE IL CORPO MISTICO DI GESU’, IL QUALE GODRA’ ETERNAMENTE LA FELICITA’ DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO.





Sac. Salvatore Paparo

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