Cintano 26.11.2006
Festa di Gesù, Re dell’Universo.
O Famiglia Trinitaria di Dio Padre, di Dio Figlio, di Dio Spirito Santo;
O Famiglia Trinitaria di Nazaret dei Cuori Sacratissimi di Gesù, di Maria e di Giuseppe,
dopo domani, 28 Novembre 2006, ricorre il primo anniversario del delicatissimo intervento chirurgico che ho subito all’ospedale di Ivrea, in cui, a causa di un tumore maligno, mi sono state asportate la vescica, la prostata, e mi è stata ricostruita la vescica con parte del mio intestino. La malattia era mortale, ma voi avete assistito le mani del chirurgo dott.Vestita , per cui egli mi ha asportato radicalmente il male tanto che ora mi sembra di essere completamente guarito. In tutto ciò penso di poter scoprire l’adempimento della vostra luce che tanti anni fa mi avete dato:
“ PRIMA CHE L’OPERA INCOMINCI AD AVERE IL SUO
NATURALE SVILUPPO, DOVRAI AFFRONTARE UNA
MALATTIA MORTALE “.
Ora, penso guarito, sono a vostra completa disposizione: adempite presto, ve ne prego, le meraviglie da voi predisposte perché si realizzi l’Età Aurea del Cristianesimo in cui il mondo intero riconoscerà Gesù come suo Unico Salvatore, godrà la pace e il benessere messianici; in cui la famiglia farà splendere la sua immagine e somiglianza con la Famiglia Trinitaria di Dio; in cui gli sposi testimonieranno la vita d’amore degli Sposi per eccellenza che sono Gesù e la Chiesa; in cui le famiglie dei Vescovi Sposati e dei Preti Sposati saranno fulgido esempio per le famiglie cristiane.
AMEN.
Sac. Salvatore Paparo.
11 ott 2009
FESTA DI GESU' RE DELL'UNIVERSO
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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