24 AGOSTO 2007
FESTA DELL’APOSTOLO SAN BARTOLOMEO
LETTERA DI DON SALVATORE PAPARO A
DON SALVATORE FALCO SU
DON UMBERTO LENZI
Carissimo don Salvatore,
quest’oggi desidero parlarti del nostro amico don Umberto Lenzi. Dopo tantissimo tempo di silenzio, mi ha fatto la sorpresa di una bellissima e-mail. E sai quando l’ha scritta e quando l’ho ricevuta? Domenica 5 agosto u.s., festa del Santuario di Piova, sito nella mia parrocchia, e nell’ora in cui io celebravo la Santa Messa e pronunziavo l’omelia rivolta ai numerosissimi figli di Maria Santissima, accorsi anche da lontano, per venerarla. Come sai, la nostra Mamma Celeste si è servita della mia omelia del 5 agosto per annunziare ufficialmente e solennemente ALLA CHIESA, COMUNITA’ DEI CRISTIANI, CHE ESISTE L’OPERA CENACOLO FAMILIARE E CHE PER ESSA SI REALIZZZERA’ PRESTO L’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO, FONDATA SULLA SANTITA’ DELLA FAMIGLIA, CREATA AD IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELLA FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO PADRE, DI DIO FIGLIO, DI DIO SPIRITO SANTO, E REDENTA CON LA MORTE E CON LA RISURREZIONE DI GESU’.
Dopo la prima e-mail ho avuto con don Umberto una fitta corrispondenza per posta elettronica in cui ho potuto scorgere un sacerdote dal cuore ardente, appassionato di Gesù, di Maria Santissima e della causa dei PRETI SPOSATI; uno sposo ed un padre molto affettuoso; un sacerdote che ha seguito con vivo interesse, tramite il nostro sito, l’Opera Cenacolo Familiare e che la condivide pienamente. Penso che gli resti solo di accettare e di essere UN FERVENTE APOSTOLO DELL’OPERA. Lo spero tanto!
11 ott 2009
LETTERA A DON SALVATORE
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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