Cintano 29 luglio 2009
PROMEMORIA:
22 GIUGNO: alle ore 6, satana mi scaraventa violentemente contro la parete.
Alle ore 9 la domestica mi trova con la parte sinistra della testa molto gonfia. Subito dopo incomincia a formarsi un ematoma. Dopo circa un’ora, l’ematoma ha invaso il lato sinistro della fronte, parte della faccia e l’occhio sinistro, comprese le palpebre.
Dopo pranzo la domestica va via; io, come sempre, vado nella camera da letto per riposare. Con meraviglia noto che è scomparsa la statuetta della Madonna che ho sempre tenuto sul comodino assieme alla statuetta di Papa Giovanni. Alla sera, quando torno nella camera da letto per il riposo notturno, ho un’altra sorpresa: al posto della statuetta scomparsa c’è la statuetta della Madonna di Lourdes: il Cielo l’ha trasportata dalla veranda sul comodino. Durante la notte, nel sogno, mi sono ritrovata sul palmo della mano destra la statuetta scomparsa, spezzata in due.
23 LUGLIO:
la mattina mi alzo dal letto e vado nello studio, deciso a scrivere la lettera a don Angelo. Entrato nello studio, trovo il tavolo del computer spostato in avanti vicino alla scrivania. E noto anche che uno dei due microfoni del computer è staccato dal computer e deposto sul tavolo. Messa a posto ogni cosa, inizio a scrivere la lettera a don Angelo. Quando sono stanco, interrompo la stesura della lettera e mi stendo sulla sdraio per riposarmi. Quando riprendo a scrivere ho una lieta sorpresa: all’inizio della lettera io avevo scritto:
Cintano 23 luglio 2009. Durante il mio riposo il Cielo ha aggiunto
“festa di Santa Brigida”. E’ meraviglioso: l’Opera Cenacolo Familiare sta profetizzando l’Età Aurea della Redenzione, fondata sulla santità della Famiglia,
creata ad immagine e somiglianza della FAMIGLIA TRINITARIA DI DIO.
Ebbene, SANTA BRIGIDA E’ MADRE DI OTTO FIGLI.
Come agirò?
Per adesso non consegnerò la lettera a don Angelo. Mi limiterò a distribuirla a coloro che considero miei amici.
Il 5 agosto e il 9 agosto, festa del Santuario, durante le due Messe delle ore 10,30
parlerò dell’Opera Cenacolo Familiare, mettendo in rilievo il fatto che l’affresco posto sulla parete di fondo del Santuario, RAFFIGURA ESATTAMENTE LA MADONNA COSI’ COME L’HO VISTA IO NEL SOGNO AVUTO ALL’ETA’ DI DIECI ANNI.
14 ott 2009
CINTANO 28 (29) LUGLIO 2009
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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