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13 ott 2009

DICIASSETTESIMA LETTERA A GESU’

DICIASSETTESIMA LETTERA A GESU’ UNICO SALVATORE DEL MONDO



Gesù, oggi mercoledi delle Ceneri, inizia il periodo quaresimale, il periodo più significativo dell’anno liturgico che passo passo ci condurrà alla festa più solenne, alla festa della Pasqua, la quale ci farà rivivere la tua Passione, la tua Morte e la tua Risurrezione perché anche noi come Te sappiamo santamente soffrire e morire per condividere la tua gloriosa risurrezione.

Inizio la quaresima con una grande pena nel cuore perché tanti cristiani anziché annunziare il lieto messaggio che Tu con la tua passione, morte e risurrezione ci hai liberato dalla sofferenza e dalla morte e ci hai ridato la gioia e la vita, vedono ovunque soltanto errori da condannare e nemici da combattere. Diventano facilmente giudici, mentre il giudice sei solo Tu. Sono giunti addirittura a chiamare assassino Beppino Englaro, il padre martire di Eluana.

Gesù, te ne prego, illumina coloro che devi illuminare perché si convincano che quando c’è da scegliere tra l’osservanza di una legge e il bene dell’uomo dobbiamo imitare Te, e quindi la nostra scelta deve mirare al bene dell’uomo:

“IL SABATO E’ FATTO PER L’UOMO E NON L’UOMO PER IL SABATO”.

Gesù, fa’ che tutti i cristiani si convincano che il tuo Regno consiste nell’amore fraterno che fa solo del bene e mai del male. Se i cristiani continuano a difendere principi astratti e in pratica si rendono spietati dinanzi alla sofferenza umana, la tua Chiesa-istituzione viene sempre più abbandonata dai cristiani che si ritengono traditi: le chiese vuote parlano chiaramente.

Però, malgrado i pensieri e le azioni degli uomini, Tu, il Padre Celeste e lo Spirito Santo, FAMIGLIA FELICISSIMA, da duemila anni agite sapientemente e pazientemente; e ora siamo alla vigilia dell’Età Aurea della Redenzione, Età di pace e di benessere mondiali messianici, Età Aurea fondata sulla santità della famiglia, creata ad immagune e somiglianza della Famiglia Trinitaria di Dio; redenta con la tua passione, morte, risurrezione, con la singolare cooperazione di Maria Santissima, Madre tua e Madre della Chiesa.


Sac. Salvatore Paparo

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