QUINTA LETTERA AI MEMBRI DELL’OPERA CENACOLO FAMILIARE
CINTANO 13 MAGGIO 2009
Novantadue anni fa, il 13 maggio del 1917, a Fatima avvenne la Prima Apparizione di Maria Santissima ai tre Pastorelli Lucia, Francesco e Giacinta.
Nell’Apparizione del 13 luglio, la Madonna profetizzò il prossimo avvento DELLA PACE MONDIALE MESSIANICA, preannunziato dagli Angeli sulla grotta di Betlem: “PACE IN TERRA AGLI UOMINI CHE DIO AMA”.
Le parole profetiche di Maria Santissima sono queste: “ALLA FINE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERA’ ED IL MONDO AVRA’ UN PERIODO DI PACE”.
La Pace Modiale Messianica sarà fondata sulla santità della famiglia.
La Madonna a Fatima volle sottolineare anche il fatto che la Pace Mondiale Messianica sarà fondata sulla santità della famiglia. Infatti le Apparizioni della Madonna a Fatima si conclusero il 13 ottobre così: dopo il miracolo del sole, I TRE PASTORELLI, ACCANTO AL SOLE VIDERO LA SACRA FAMIGLIA DI NAZARET: VIDERO SAN GIUSEPPE CON IL BAMBINO GESU’ SULLE BRACCIA E VIDERO LA MADONNA ACCANTO A SAN GIUSEPPE E AL BAMBINO GESU’.
Come sapete, nel maggio del 1946 ( avevo 16 anni e studiavo liceo allo Studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo in provincia di Torino) caddi gravemente ammalato: ero agli estremi. Una sera i due medici curanti, dopo un breve consulto, dissero al mio Superiore: “NON PASSERA’ LA NOTTE”.
La bontà di Dio, invece, mi guarì immediatamente e completamente per i disegni misericordiosi che aveva su di me. Immerso in Dio, nella luce della mente e nel calore gioioso del cuore, mi fu comunicata, in embrione, L’OPERA CENACOLO FAMILIARE:
“L’UMANITA’ VA INCONTRO ALL’ETA’ AUREA DEL CRISTIANESIMO. ALLORA IL MONDO INTERO RICONOSCERA’ GESU’ COME UNICO SUO SALVATORE E VIVRA’, IN MODO STRAORDINARIO, UN’ERA DI PACE E DI BENESSERE. TU SARAI UN NOSTRO UMILE STRUMENTO”.
Alcuni giorni dopo, ebbi questo sogno: mi sembrò di trovarmi in una strada in cui molti ragazzi bestemmiavano e si picchiavano tra di loro. Io istintivamente cercai di calmarli a pugni e a parole. Poi mi voltai e all’altezza di circa tre metri vidi la maestosa figura di San Giovanni Bosco. Pur essendo sicuro che era proprio Lui, gli domandai: “SEI SAN GIOVANNI BOSCO?”. Mi rispose: “LO SAPRAI CHE SONO IO”. Lui scomparve e io mi svegliai.
Oggi13 maggio 2009 nel libro “DON BOSCO” scritto da Teresio Bosco, leggo questa narrazione del santo, esposta nelle sue “MEMORIE”:
“All’età di 9 anni ho fatto un sogno che mi rimase profondamente impresso nella mente tutta la vita. Nel sogno mi parve di essere vicino a casa, in un cortile assai spazioso, dove stava raccolta una moltitudine di fanciulli che giocavano. Alcuni ridevano, non pochi bestemmiavano. All’udire quelle bestemmie mi sono subito lanciato in mezzo a loro, adoperando pugni e parole per farli tacere.
In quel momento apparve un Uomo venerando (Gesù) , nobilmente vestito. Il volto era così luminoso che non potevo fissarlo. Mi chiamò per nome e mi disse: “ NON CON LE PERCOSSE, MA CON LA MISERICORDIA E CON LA CARITA’ DOVRAI ACQUISTARE QUESTI TUOI AMICI”.
Sappiamo tutti che San Giovanni Bosco si dedicò con immenso successo all’educazione dei giovani. Riuscì ad esssere padre ed amico dei giovani
“NON CON LE PERCOSSE, MA CON LA MISERICORDIA E CON LA CARITA’”. Fondò anche la Congragazione dei Salesiani perché continuassero la sua missione a favore dei giovani. Essi come San Giovanni Bosco si sono sempre prodigati per i giovani e con grande successo.
Oggi i Salesiani sono 15.750 e seguiti paternamente dal loro Fondatore debbono portare a termine una missione eccezionale: EDUCARE I GIOVANI E LE GIOVANI PERCHE’ FORMINO FAMIGLIE SECONDO IL CUORE DI DIO,
FAMIGLIE SANTE SULLE QUALI E’ FONDATA LA PROSSIMA ETA’ AUREA DELLA REDENZIONE, IN CUI GODREMO LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI, E IL REGNO DI DIO RAGGIUNGERA’ LA MASSIMA PERFEZIONE POSSIBILE IN QUESTA TERRA.
Sac. Salvatore Paparo
13 ott 2009
QUINTA LETTERA AI MEMBRI DELL'OPERA CEFA
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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