Cintano 4 ottobre 2009
FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO
PREDICA
Come sapete, il Signore e la Madonna lavorano intensamente nel mondo intero per accelerare la realizzazione dell’Età Aurea della Redenzione FONDATA SULL A SANTITA’ DELLA FAMIGLIA che porterà LA PACE E IL BENESSERE MONDIALI MESSIANICI.
Oggi festeggiamo la festa della MADONNA DEL ROSARIO e desidero sottolineare che Maria Santissima nelle sue numerose Apparizioni ha sempre chiesto insistentemente LA RECITA DEL SANTO ROSARIO perché si attui presto quest’Era meravigliosa dell’umanità che segna anche LA SECONDA PENTECOSTE D’AMORE ossia l’intervento speciale dello Spirito Santo che trasforma le donne e gli uomini da egoisti in persone che vivono d’amore fraterno reciproco METTENDOSI COME GESU’ A SERVIZIO DEGLI ALTRI.
Per approfondire un po’ l’argomento mi riferisco AI MESSAGGI che Maria Santissima ci lancia da MOZZO DI RHO, provincia di Milano, per mezzo di Giulio Ancona, a partire dal luglio del 2005.
In questi messaggi c’è una grossa novità: la Madonna si presenta come “SPOSA DELLA FAMIGLIA”. Perché? Oggi la famiglia è a pezzi. Essa deve essere ricostruita secondo il Cuore di Dio. Questa missione è affidata a tutti, MA SOPRATTUTTO ALLE DONNE. Le donne, in via ordinaria, si dimostrano VERE MAMME, affettuose e generose, e in ciò imitamo Maria Santissima. La Madonna adesso chiede loro di non trascurare l’altro compito essenziale che hanno nel seno della famiglia: quello di essere SPOSE AFFETTUOSE, COMPRENSIVE E GENEROSE. Evidentemente anche gli uomini debbono dimostrarsi sposi affettuosi, comprensivi e generosi. Da notare anche l’insistente invito di Maria Santissima rivolto a tutti e anche alle famiglie di RECITARE OGNI GIORNO IL SANTO ROSARIO. Vi cito alcune frasi tratte dai Messaggi della Madonna che ci rivolge a Mozzo di Rho per mezzo di Giulio Ancona:
“Cari figli, IO SONO LA SPOSA DELLA FAMIGLIA, Colei che in questo tempo di angoscia e di buio spirituale porta a voi un messaggio di speranza e amore. Sono venuta a voi IN VESTE DI SPOSA per dare conforto e aiuto alle famiglie minacciate dalle schiere distruttrici di satana: il loro obbiettivo è di distruggere tutto quello che Dio, nel suo grande amore, ha creato e una delle espressioni di Dio E’ LA FAMIGLIA”.
“Mi sono manifestata nel corso dei secoli COME MADRE e giustamente lo sono, perché questo è il compito affidatomi da Dio, ma ora mi rivesto di un ruolo che ho già sperimentato: QUELLO DI SPOSA. Conosco questa esperienza umana con tutte le sue ansie, ma ho anche sperimentato l’intervento di Dio e so come la fede in Lui sia la soluzione di tanti problemi apparentemente irrisolvibili”.
“IO SONO LA SPOSA DELLA FAMIGLIA e passerò in ogni casa DOVE SI RECITA IL SANTO ROSARIO, porterò la benedizione di mio Figlio e tale benedizione non può che portare frutto”.
“Cari figli, SONO LA SPOSA DELLA FAMIGLIA, voglio distribuire le mie grazie nelle vostre famiglie, soprattutto nelle famiglie divise dallo spirito di divisione. Voglio salvare l’unità delle famiglie, dovete però PREGARE E RECITARE OGNI GIORNO IL SANTO ROSARIO”
“ RECITATE IL SANTO ROSARIO E INSEGNATELO AI BAMBINI. Lì dove sarà recitato seguiranno tante grazie”.
Adesso non mi resta che dire a me e a voi:
“Riflettiamo seriamente sulle parole di Maria Santissima, MADRE DI TUTTI, MADRE E SPOSA DELLA FAMIGLIA. Ciascuno di noi ubbidisca alla voce interiore dello Spirito Santo che ci suggerisce il modo pratico con cui dobbiamo contribuire ALLA SANTIFICAZIONE DELLA FAMIGLIA”
Sac. Salvatore Paparo.
14 ott 2009
FESTA MADONNA DEL ROSARIO
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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