DIO AMORE, IL CORPO MISTICO DI GESU’ E LA NOSTRA SOFFERENZA.
La nostra vita deve essere impostata tutta su questa ineffabile realtà : noi siamo figli di Dio Padre Amore Misericordioso. Come figli di Dio eravamo destinati solo alla felicità. Il peccato però ha introdotto nel mondo l’infelicità, la sofferenza, la malattia e la morte. Dio Padre ha guardato noi suoi figli peccatori con sguardo misericordioso e per ridonarci la felicità e la vita ha inviato nel mondo il suo Unigenito Figlio Gesù, il Quale per nostro amore fece suoi i nostri peccati e per espiarli e distruggerli accettò liberamente la sua passione e la sua morte, risuscitando però il terzo giorno. Gesù “ CON LA SUA MORTE DISTRUSSE LA NOSTRA MORTE, CON LA SUA RISURREZIONE CI RIDIEDE LA VITA”.
E qui dobbiamo inserire il piano provvidenziale di Dio : noi non siamo stati creati da Dio e abbandonati al nostro destino, no. Ciascuno di noi, invece, è un capolavoro di Dio unico e irripetibile ed ha un compito specifico e singolare da realizzare gradualmente in tutta la sua esistenza terrena. Da notare anche che il compito che Dio affida al singolo uomo non è fine a se stesso ma mira alla costruzione di un misterioso capolavoro che ha Gesù come centro di riferimento. L’Apostolo San Paolo, particolarmente illuminato dallo Spirito Santo, lo esprime nelle sue Lettere con la dottrina del Corpo Mistico di Gesù:
Noi e Gesù formiamo un solo Corpo di cui Gesù è il Capo e noi le Membra. Tutto il Corpo Mistico è vivificato da Gesù Capo con la vita divina. Come nel nostro corpo vi sono varie membra ciascuno delle quali ha un compito particolare rivolto a beneficio di tutto il corpo, così nel Corpo Mistico vi sono varie Membra ciascuno delle quali ha una specifica funzione a vantaggio di tutto il Corpo Mistico. Come poi il nostro corpo nasce piccolo e gradualmente cresce e si perfeziona fino alla maturità dell’uomo; così il Corpo Mistico è nato come infante con la morte-risurrezione di Gesù, si sviluppa lungo i secoli fino alla fine del mondo, e raggiungerà la sua perfezione e la sua maturità nel Cielo dopo la risurrezione dei corpi. Il Corpo Mistico di Gesù glorificato vivrà eternamente felice nel Paradiso.
Soffermiamoci su un punto importantissimo: ciascun membro del Corpo Mistico, quindi ciascuno di noi, in questo mondo deve esperimentare la sofferenza entrata nel mondo con il peccato e redenta dalla Passione e dalla Morte di Gesù. Sono due i motivi per cui siamo raggiunti dalla sofferenza: il primo trova la sua causa nel nostro peccato personale da espiare e da purificare. Il secondo motivo per cui siamo raggiunti dalla sofferenza è molto nobile: purificati, con l’aiuto di Dio e per i meriti di Gesù, dai nostri peccati, diventiamo giusti e come giusti partecipiamo alla sofferenza redentrice di Gesù INNOCENTISSIMO. San Paolo esprime così questa verità : “ COMPIO IN ME CIO’ CHE MANCA ALLA PASSIONE DI CRISTO PER L’EDIFICAZIONE DEL SUO CORPO CHE E’ LA CHIESA “.
Approfondiamo l’argomento: è Dio che ha concepito e deciso il grandissimo piano del Corpo Mistico; è Dio che attua gradualmente il Corpo Mistico di Gesù determinando il compito di ciascun uomo e agendo in modo che ciascun uomo realizzi la sua specifica e singolare missione. Anche le sofferenze che ciascuno di noi deve sapere accettare per l’edificazione del Corpo Mistico di Gesù, sono state stabilite da Dio; e Dio le ha stabilite considerando tutte le vicende storiche degli uomini di tutti i tempi e di tutti luoghi. Dal fatto che solo Dio ha la visione globale della storia dell’edificazione del Corpo Mistico di Gesù, deduciamo che solo Dio comprende il motivo per cui i singoli uomini sono raggiunti da determinate sofferenze e non da altre. Una conseguenza logica è che noi, ignorando i motivi delle decisioni di Dio nei nostri riguardi, possiamo rimanere sconcertati di fronte alle nostre sofferenze ed essere addirittura tentati di accusare Dio di ingiustizia. E’ necessario allora compiere un illimitato atto di fiducia in Dio: le nostre sofferenze , infatti , sono state decise da un Dio Amore , Misericordioso e Sapiente. Cerchiamo di capire: Dio per natura è felicissimo; ma creando l’uomo che con il peccato si rese infelice, MISTICAMENTE MA NECESSARIAMENTE, ACCETTO’ ANCHE LA PROPRIA SOFFERENZA: infatti non è possibile concepire un Dio IMPASSIBILE mentre i suoi figli soffrono: CHI AMA, E DIO E’ AMORE, SOFFRE CON LA PERSONA AMATA SOFFERENTE. Dio rese visibile la sua sofferenza per noi suoi figlioli sofferenti, facendosi uomo in Gesù, il Quale per sconfiggere la nostra infelicità e ridonarci la felicità, accettò di subire un’atroce passione ed un’infamante morte in croce. Un Dio che per nostro amore sceglie per sé la sofferenza MERITA TUTTA LA NOSTRA FIDUCIA. Tanto più che questo Dio oltre che Amore è ANCHE SAPIENZA INFINITA. Con la sua Sapienza Infinita Dio ha saputo e sa distribuire la sofferenza GIUSTAMENTE. Da qui la necessità che nei nostri dolori diciamo: “Padre nostro che sei nei Cieli… SIA FATTA LA TUA VOLONTA’ “. Certo, come Gesù nel Getsemani, possiamo chiedere al Padre Celeste che ci liberi dalle sofferenze; ma come Gesù dobbiamo anche concludere così la nostra supplica: “ PADRE, SI FACCIA NON COME VOGLIO IO, MA COME VUOI TU”. Il che significa : “ PADRE, SE LA MIA ATTUALE SOFFERENZA E’ NEL TUO PIANO PROVVIDENZIALE PER L’EDIFICAZIONE DEL CORPO MISTICO DI GESU’, IO L’ACCETTO “.
Sac. Salvatore Paparo
11 ott 2009
IL CORPO MISTICO DI GESU’ E LA NOSTRA SOFFERENZA
L’Opera Cenacolo Familiare nasce in “embrione” nel maggio del 1946 in un seminario del Piemonte in seguito all’esperienza spirituale vissuta da don Salvatore Paparo, sacerdote cattolico nato a Cesarò (Messina) il 14 Agosto 1929 e morto a Cintano (To) l'1 febbraio 2015. Entrato nel Piccolo Seminario di Bronte (Catania) all’età di 10 anni, Salvatore matura la sua vocazione sacerdotale. Dopo la scuola media si trasferisce al Seminario Maggiore di Catania, dove rimane per due anni. Desiderando dedicarsi alla missione, l’8 Dicembre del 1945 entra nello studentato dei Padri Maristi a Cavagnolo (Torino). Nel maggio del 1946 si ammala gravemente e i medici disperano di salvarlo. Don Salvatore, invece, guarisce improvvisamente e, mentre si sente “immerso in Dio, luce-calore estasiante”, riceve questo messaggio: “L’umanità va incontro all’Età Aurea del Cristianesimo. Allora il mondo riconoscerà Gesù come unico suo Salvatore e vivrà in modo straordinario un’era di pace e di benessere. Tu sarai l’umile nostro strumento”.
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